INFO n.39 – 24 maggio 2020 – Ascensione del Signore
Anno pastorale 2019-20: custodi del fuoco e della comunione
ECCO IO SONO CON VOI TUTTI I GIORNI!
XI lettera
Sorelle e Fratelli carissimi,
Giovedì 21 si sono compiuti i 40 giorni dalla Santa Pasqua ed oggi: 8.30 – 10.30 – 12.30 – 19 possiamo celebrare in chiesa, con le dovute cautele, l’Ascensione del Signore!
È iniziata la cosiddetta Fase 2, che al di là delle norme stringenti, non solo ci consente di partecipare alla S. Messa “dal vivo”, perché una comunità non può essere virtuale se non in modo eccezionale e temporaneo, ma ci suggerisce chiaramente non di tornare al passato, quanto piuttosto di ascoltare la Parola di Dio che nel libro dell’Apocalisse dice così: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose» (21,5). «La speranza cristiana si basa sulla fede in Dio che sempre crea novità nella vita dell’uomo, crea novità nella storia, crea novità nel cosmo. Il nostro Dio è il Dio che crea novità, perché è il Dio delle sorprese» (papa Francesco, udienza del 23.8.2017).
In quell’occasione il Papa usò queste parole: «Non è cristiano camminare con lo sguardo rivolto verso il basso – come fanno i maiali: sempre vanno così – senza alzare gli occhi all’orizzonte. Come se tutto il nostro cammino si spegnesse qui, nel palmo di pochi metri di viaggio; come se nella nostra vita non ci fosse nessuna meta e nessun approdo, e noi fossimo costretti ad un eterno girovagare, senza alcuna ragione per tante nostre fatiche. Questo non è cristiano».
L’atteggiamento cristiano è invece quello della virtù della Speranza: «Ecco la tenda di Dio con gli uomini! [… Egli] asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non vi sarà più la morte né lutto né lamento né affanno, perché le cose di prima sono passate […] Ecco io faccio nuove tutte le cose!» (21,3-5). Il Dio della novità!». Ed in quella udienza agostana del 2017 concludeva: «Provate a meditare questo brano della Sacra Scrittura non in maniera astratta, ma dopo aver letto una cronaca dei nostri giorni, dopo aver visto il telegiornale o la copertina dei giornali, dove ci sono tante tragedie, dove si riportano notizie tristi a cui tutti quanti rischiamo di assuefarci. Provate a pensare ai volti dei bambini impauriti dalla guerra, al pianto delle madri, ai sogni infranti di tanti giovani, ai profughi che affrontano viaggi terribili, e sono sfruttati tante volte … La vita purtroppo è anche questo. Qualche volta verrebbe da dire che è soprattutto questo. Può darsi. Ma c’è un Padre che piange con noi; c’è un Padre che piange lacrime di infinita pietà nei confronti dei suoi figli. Un Padre che ci aspetta per consolarci, perché conosce le nostre sofferenze e ha preparato per noi un futuro diverso. Questa è la grande visione della speranza cristiana».
Oggi è l’Ascensione! Guardiamo al cielo, ma due Angeli, come nel giorno della risurrezione, ci invitano ad andare, a testimoniare e a fare discepoli tutti i popoli e Gesù promette: «Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo (Mt 28,20)».
È la giornata mondiale delle Comunicazioni sociali. Il messaggio del Papa ha per tema: «Perché tu possa raccontare e fissare nella memoria (Es 10,2). La vita si fa storia». È davvero un insegnamento da non dimenticare: la storia, la memoria è maestra di vita!
Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno fatto giungere preghiere ed auguri per il mio 75° compleanno: continuiamo a camminare insieme fino a quando vorrà il Signore.
Rinnovo la raccomandazione ad attenersi scrupolosamente alle indicazioni che, entrando in chiesa, verranno date dai Volontari, riconoscibili dal distintivo: si entra solo dalla porta centrale, utilizzare il gel, è necessario l’uso della mascherina, andare a sedersi in un posto indicato da bollino verde. Non si possono utilizzare acqua benedetta, libretti per i canti; i foglietti vanno portati a casa. Non si passano i cestini all’offertorio: per fare un’offerta c’è un’anfora al centro della chiesa o le fessure davanti alle immagini dei Santi. Alla comunione si sfila lentamente: davanti al sacerdote (togliendo eventualmente il guanto) si riceve l’Eucaristia nella mano e si consuma fermandosi lateralmente sull’apposito contrassegno, poi si torna subito al proprio posto. Per l’uscita avvalersi delle porte laterali e delle indicazioni dei Volontari.
Concludo con un incoraggiamento di Plutarco ai ragazzi ed agli educatori: “I giovani non sono vasi da riempire ma fiaccole da accendere”. Grazie a tutti, ricordatevi dei poveri e buona settimana!
Don Luigi