Parrocchia Gran Madre di Dio – Pellegrinaggio Giovani 2022
Beato Miroslav Bulesic
Catechesi Don Josip Masina, (tel. 00385 95 921 73 24.)
Martire per la fede. Nel mese di agosto del 1947 Miroslav Bulešić, vicerettore del Seminario di Pazin e segretario dell’Associazione sacerdotale di s. Paolo, accompagna il delegato della Santa Sede mons. Jakob Ukmar per l’amministrazine della cresima a Buzet e nelle parrocchie circostanti. „In quei giorni quando andavo da una parrocchia all’altra per la cresima mi aiutava volentieri. Dove c’era sospetto di pericolo, egli andava avanti per controllare il terreno“ cosi si esprime nei riguardi del suo accompagnatore Bulešić il dr. Ukmar in una lettera inviata a mons. Mario Pavat a Roma il 5 settembre 1954. Sabato 23 agosto 1947 quando i comunisti, infuriati, irruppero nella chiesa parrocchiale di Buzet per impedire la cresima, Bulešić si e messo davanti al tabernacolo per difendere il ss. Sacramento. “Di qui potrete passare soltanto oltre me morto“ disse, col volto pallido, ma con voce chiara e decisa, stando sulla predella dell’altare, rivolto verso quelli che avevano invaso il presbiterio. Il giorno prima di andare a Lanišće, quando si facevano sentire gravi minacce da parte dei comunisti, ad una persona che gli aveva chiesto se avesse paura di andarvi, Miroslav Bulešić rispose: „Una volta soltanto si muore“. E si avvio a dare la propria testimonianza a Cristo ed alla sua Chiesa, in obbedienza alla Santa Sede, che nell’estate 1947 era rappresentata nell’Istria dal noto sacerdote di nazionalita slovena mons. Jakob Ukmar. La cresima si celebro a Lanišće la domenica 24 agosto 1947, festa di san Bartolomeo apostolo. Riguardo al martirio di Miroslav Bulešić, il dr. Ukmar, nella sua relazione ufficiale inviata alla Curia Vescovile di Trieste il 12 novembre 1947, si esprimeva cosi: „Terminata la cresima in chiesa e la messa che celebro il rev. Miroslav Bulešić, ci siamo avviati nella casa parrocchiale. Dopo un quarto d’ora, quando sono stati cresimati anche quelli che erano venuti piu tardi – erano circa le undici – gli aggressori sono entrati nella casa ed hanno ucciso con un coltello il rev. Bulešić che si trovava vicino alla porta. Io in persona sono uscito dall’ufficio parrocchiale nell’atrio e l’ ho visto che giaceva morto, per terra, fra i malfattori che avevano occupato la casa; mi sono ritirato nella camera da letto, dove, poco dopo, sono stato gravemente malmenato e rimasi a giacere sul pavimento nel proprio sangue. Pensando che fossi morto, mi lasciarono cercando il parroco, ma non lo trovarono perche si era nascosto. Sono rimasto svenuto per venti ore…“ La morte di Bulešić fu provocata da alcune trafitture di coltello alla gola ed il suo sangue macchio il muro dell’atrio dell’ufficio parrocchiale. Secondo le dichiarazioni di testimoni oculari, Bulešić, sentendosi morire proferiva l’invocazione: „O Gesu, accogli l’anima mia!“ Le autorita di allora non permisero che questo coraggioso testimone della fede venisse seppellito nella sua parrocchia nativa di Svetvinčenat, ma imposero che si seppellisse a Lanišće. Appena nel 1958 fu possibile trasportare i suoi resti mortali nella parrocchia natale, dove furono deposti presso l’entrata principale della chiesa di s. Vincenzo martire, nel cimitero; da qui nel 2003 vennero trasportati nella chiesa parroccchiale, dove si trovano tuttora. Cosi concluse la sua vita terrena, come martire per la fede e la liberta d’azione della Chiesa, Miroslav Bulešić, sacredote intrepido, che, come diceva l’arcivescovo Pavlišić il 24 agosto 1987, „con zelo eccezionale testimonio il Vangelo e il Regno di Dio“. E, gia nell’autunno 1947 il nunzio apostolico in Jugoslavija Joseph Hurley aveva detto ai superiori del Seminario di Pazin: „Con la morte di questo giovane sacerdote voi avete ricevuto piu di quanto avete perduto, perche avete ricevuto un santo, un martire“. (Lo stesso nunzio Hurley, nell’ ottobre 1946 si era alzato in piedi e si era inchinato davanti all’arcivescovo Stepinac quando egli, in qualitadi accusato, entrava nell’aula del tribunale comunista.) Ed il beato Stepinac, che conosceva personalmente Bulešić, in una lettera scritta dalla sua prigionia di Krašić al dr. Ivan Pavić nel 1953 definisce Miroslav Bulešić „giovane sacerdote buono ed ideale“.
Servo di Dio
Il 24 agosto 1997, cinquantesimo anniversario del martiriodi Miroslav Bulešić il cardinale Franjo Kuharić, presiedendo la solenne celebrazione eucaristica a Svetvinčenat, dopo aver citato un passo del diario di Bulešić, alla presenza dei vescovi, del clero e di parecchie migliaia di fedeli, si domando: „Chi puo desiderare il martirio“? e diede questa risposta: „Soltanto chi e compenetrato da Dio, chi e compenetrato fino al fondo del cuore e dell’ anima dallo Spirito Santo, chi vi e spinto dall’amore. Questo e l’amore. Il martirio e amore. Il martirio e la vittoria su ogni specie di odio“. Tali sono stati i martiri, testimoni di Cristo, nei venti secoli dell’era cristiana: dai tempi di s. Mauro, primo vescovo di Parenzo, fino al martire nostro contemporaneo Miroslav Bulešić. Molti fedeli e molti sacerdoti dal giorno del maririo di Miroslav Bulešić fino al giorno d’oggi ricorrono alla sua intercessione invocando l’ aiuto di Dio nelle difficolta della vita. Nell’elenco ufficiale della Congregazione per le Cause dei Santi a Roma, Miroslav Bulešić e iscritto come servus Dei, servo di Dio, con la designazione in odiumfidei, ucciso in odio della fede. Nella diocesi di Parenzo e Pola si e svolto (1998-2004) il processo informativo diocesano sulla vita ed il martirio di Miroslav Bulešić e gli atti del processo sono stati consegnati nel 2004 alla Congregazione per le Cause dei Santi a Roma.
Beato
Con un comunicato del 12 febbraio 2013, la Segreteria di Stato della Santa Sede ha reso noto che il Santo Padre Benedetto XVI ha concesso lo svolgimento del rito di beatificazione del Servo di Dio Miroslav Bulešić in data sabato 28 settembre 2013 nella diocesi di Poreč-Pula (Parenzo-Pola). Inviato del Santo Padre alla cerimonia di beatificazione nell’arena di Pula (Pola) e’ Sua Eminenza il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le cause dei santi.
Don Miroslav Bulesic: http://miroslavbulesic.com/italiano.html