Supplica alla Madonna del Rosario di Pompei
Martedì 8 maggio ore 12
Segue S. MESSA
La Supplica alla Regina del Santo Rosario di Pompei fu scritta, nel 1883, dal [[Beato Bartolo Longo]] con il titolo “Atto d’amore alla Vergine”. Viene recitata solennemente alle ore 12 dell’8 maggio (e della prima domenica d’ottobre). La Supplica fu composta da Longo come adesione all’invito che, nella sua prima Enciclica sul Rosario, [[Papa Leone XIII]] aveva fatto ai cattolici, ad un impegno spirituale volto a fronteggiare i mali della società. Il 1°settembre del 1883, infatti, era stata pubblicata l’Enciclica [[Supremi Apostolatus Officio]], con la quale il Papa indicava nella preghiera del Rosario uno strumento sicuro per il conseguimento del bene spirituale della società e della Chiesa, travagliata da “gravi calamità”. L’8 maggio 1915 la preghiera fece il suo ingresso in Vaticano: alle ore 12.00, [[Papa Benedetto XV]], entusiasta estimatore del Fondatore e dell’Opera pompeiana, e i dignitari vaticani la recitarono nella Cappella Paolina. Tradizione che continuò con i Pontefici successivi. Come il 7 ottobre del 2003, quando [[Papa Giovanni Paolo II]], nella sua seconda visita a Pompei, avvenuta a conclusione dell’Anno del Rosario, ha recitato la Supplica assieme alle migliaia di fedeli giunti nella città mariana in quella solenne giornata dedicata alla Vergine del Rosario.
Il testo della Supplica (LEGGI QUI) è profondamente coinvolgente. Tra tutte le preghiere composte da autori italiani è quella più famosa al mondo. È stata tradotta in una decina di lingue: dall’inglese al russo, dall’armeno al cinese, dall’urdu al maltese, al tamil, ecc. È una preghiera universale: il Beato aveva ragione a definirla Ora del mondo. Contemporaneamente, in diverse parti della terra, da New York a Buenos Aires, da Toronto a Sidney, da Johannesburg a Caracas, infatti, milioni di fedeli si ritrovano insieme per recitarla. La Supplica nasce dal cuore di Bartolo Longo, ma in realtà, ognuno può sentirsene l’autore, in quanto essa racchiude tutti i dolori e le speranze della famiglia umana. Il Longo, infatti, con la Supplica, ha dato voce all’amore che dalla terra si leva verso il cielo. Essa è preghiera per l’Italia, per l’Europa, per il mondo intero.