San Giovanni Paolo II, ha definito il Cammino “un itinerario di formazione cattolica, valida per la società e per i tempi odierni” (Lettera – “Ogni Qualvolta“). Uno strumento al servizio del Vescovo come una delle modalità di attuazione diocesana dell’iniziazione cristiana e dell’educazione permanente della fede (Decreto del Pontificio Consiglio dei Laici 11/05/2008).
Il Cammino è un itinerario di formazione cattolica progressivo. A motivo di questa progressività nella nostra Parrocchia ci sono più comunità che si differenziano l’una dall’altra per il diverso tempo di formazione. Nella Parrocchia Gran Madre di Dio a Ponte Milvio, nel 2024, sono presenti sei comunità.
La nascita di ogni nuova comunità viene preceduta dall’annuncio del Kerigma. Le Catechesi di Annuncio, aperte a tutti coloro che vogliono partecipare, si svolgono in parrocchia più o meno ogni anno. Le date e i giorni di svolgimento delle catechesi vengono opportunamente indicate sia negli avvisi affissi nelle bacheche parrocchiali e sul sito internet sia negli avvisi dati in Chiesa al termine delle Celebrazioni.
Storia del Cammino nella Parrocchia Gran Madre di Dio.
La Storia del Cammino nella nostra Parrocchia inizia nel lontano 1971, in pieno periodo post-conciliare, quando l’allora Parroco don Gastone Moretti, decise di dare spazio a questa realtà che gli iniziatori del Cammino Kiko Arguello e Carmen Hernandez avevano portato a Roma nel 1968 e che si era insediata nella Parrocchia di San Luigi Gonzaga ai Parioli nel 1970.
Nella Quaresima di quell’anno alcuni catechisti di S. Luigi (tra cui anche il comboniano Padre Mario Pezzi entrato a far parte successivamente dell’equipe dei tre responsabili mondiali del cammino) predicarono per due mesi il Kerigma e così nacque la prima comunità della Gran Madre, composta prevalentemente da giovani adulti – una trentina – tra cui diverse coppie.
Negli anni successivi, dall’attività di evangelizzazione portata avanti direttamente da fratelli del Cammino in comunione con i diversi Parroci che si sono succeduti (dopo Don Gastone, Don Luciano, Don Romano, Don Fabrizio, Don Luigi, Don Renzo), sono nate nella parrocchia altre comunità: attualmente ne sono presenti sei, per un totale di oltre duecento fratelli, (tre di queste stanno vivendo l’itinerario di iniziazione cristiana e tre, terminato tale itinerario, vivono comunitariamente il tempo dell’educazione permanente della fede come auspicato dalla Chiesa).
Molte altre comunità sono nate dalla predicazione al di fuori del territorio parrocchiale, sia a Roma (presso la Parrocchia di S.S. Perpetua e Felicita a Colle di Mezzo) sia soprattutto in molte Parrocchie nel Sud del Lazio (Anagni, Fiuggi, Alatri, Acuto, Torre Caietani, Morolo, Borgo S. Donato, Tecchiena, Guarcino, ecc) tutte legate da uno stretto rapporto filiale alla nostra chiesa Gran Madre di Dio. In quest’opera di annunzio della buona notizia ai lontani fu di grande aiuto, ancora prima dei pressanti inviti alla “Chiesa in uscita” di Papa Francesco, quello che disse S. Giovanni Paolo II alle quattro comunità allora presenti durante l’indimenticabile visita alla nostra parrocchia nel novembre 1984: ”…la fede deve essere confessata, manifestata, deve essere portata agli altri, portata al mondo. Voi avete questo coraggio della fede che manca molte volte ai cristiani, anche ai battezzati. Questa è soprattutto una mancanza della vita cristiana odierna. Voi avete quel carisma del coraggio della manifestazione della fede. Vi auguro di fare un buon lavoro nell’approfondimento di questo carisma e un buon lavoro apostolico nella parrocchia della Gran Madre di Dio. Vi auguro di trovare molta gioia…”. (Papa Giovanni Paolo II – Visita del 11/11/1984)
Rispondendo con serietà a questo invito, a partire dalla metà degli anni ottanta, diversi fratelli delle comunità della Gran Madre, su richiesta di vari vescovi locali, sono partiti missionari da soli o con le loro famiglie in diverse nazioni estere sia nell’Europa ormai in fase di scristianizzazione sia in altri continenti e negli anni successivi altri li hanno seguiti e li stanno seguendo.
Dal 1996 al 1999, insieme a tutte le realtà ecclesiali delle diocesi di Roma, le comunità della Gran Madre hanno partecipato alla grande missione cittadina inaugurata da Papa Giovanni Paolo II (Omelia 25/05/1996) in preparazione del Giubileo del 2000 attraverso la consegna del Vangelo di Marco e degli Atti degli Apostoli alle famiglie del quartiere e la missione presso i luoghi di lavoro, le scuole, gli ospedali con diverse equipe di catechisti.
Dal 2013, le comunità contribuiscono all’attività missionaria della parrocchia nel quartiere annunciando il vangelo durante tutte le domeniche di Pasqua sul piazzale di Ponte Milvio (“Missione 100 piazze”) spinte dalle parole di Papa Francesco: “Invito tutti a portare la Buona Notizia, in ogni ambiente di vita, «con dolcezza e rispetto» (1 Pt 3,16)! Andate nelle piazze e annunciate Gesù Cristo, il Nostro Salvatore” (Angelus 7 aprile 2013). Dal 2018 al 2023 la seconda comunità intera (circa 35 fratelli), autorizzata da Don Luigi e inviata da Papa Francesco il 5 maggio 2018, su richiesta del parroco locale bisognoso di aiuto nelle necessità pastorali ha proseguito il cammino nella parrocchia periferica Gesù Divin Salvatore a Tor de Cenci sulla Via Pontina.
In tutti questi anni oltre all’attività di evangelizzazione, le comunità più anziane, cioè sufficientemente formate nella dottrina e nella prassi, hanno partecipato alla pastorale della Parrocchia svolgendo le attività di catechesi, liturgia, carità, pastorale della famiglia e giovanile nonché i diversi servizi ecclesiali che sono stati loro richiesti di volta in volta dai diversi parroci.
Una parte importante della nostra storia riguarda le Giornate Mondiali della Gioventù alle quali accompagnando i giovani, le comunità della Gran Madre sono sempre state presenti da quella di Santiago nel 1989 fino all’ultima a Lisbona nel 2023. In queste giornate molti ragazzi hanno riflettuto seriamente sulla loro vocazione, maturando definitivamente la personale chiamata al matrimonio cristiano o alla vita religiosa. Sempre in questo ambito, dal 2007 le comunità della Gran Madre curano una proposta di “Post-Cresima”, un’esperienza pastorale per educare alla fede i ragazzi che vivono il delicato passaggio dall’adolescenza alla giovinezza (età compresa 12/19).
In questi anni molti seminaristi si sono consolidati nel loro itinerario vocazionale fino all’ordinazione frequentando le comunità e spesso aiutando la parrocchia. Numerosissimi sono stati i presbiteri che hanno accompagnato e seguito con dedizione il cammino alla Gran Madre ed è impossibile ricordarli tutti. Tra essi alcuni sono diventati vescovi, rettori di seminari, parroci, ecc, e a tutti loro siamo rimasti legati da sentimenti di comunione e da un senso di gratitudine.
Alla luce di tutto questo, vediamo come il Signore ha confermato l’ispirazione di don Gastone perché da quel lontano 1971 il Cammino, pur con errori, difetti e debolezze, ha contribuito e sta contribuendo all’arricchimento della nostra Parrocchia con molti frutti di vita cristiana. In questi cinquanta anni, le comunità della Gran Madre sono state testimoni dell’opera del Signore e della sua fedeltà e nutrono una profonda riconoscenza verso la Parrocchia per la sua accoglienza materna.
Vi invitiamo a visitare il sito ufficiale del Cammino Neocatecumenale che contiene diverse notizie sul cammino, sulla storia, sugli statuti e molto altro ancora.